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Jujutsu e Ken Jutsu

芽朗仁派少林寺流柔術

Lo Shōrinjiryū Jūjutsu (Meloni Ha) 芽朗仁派少林寺流柔術 nasce dall’esperienza marziale del maestro Meloni Giuseppe e continua la sua evoluzione grazie ai continui viaggi d'aggiornamento in Giappone da parte di Meloni Giuseppe Sensei e all’apporto tecnico dei Senpai del Honbu Dōjō e di alcuni istruttori.

Un po' di storia e descrizione tecnica

Dopo anni di pratica del Jūjutsu in diversi stili (Kyoshintai Jutsu, Yoshin ryu) e nel karate di Okinawa, Meloni Giuseppe decide di fondere le sue esperienze aggiungendo alle tecniche giapponesi quelle del tegumi e del tuite di Okinawa in un ryu che risponda alle caratteristiche del BUJUTSU (arte marziale) e non semplicemente del BUDO (via marziale). La necessità di fondare un altro stile, in un momento dove ve ne sono anche troppi, è in apparente contrasto con il principio delle arti marziali antiche ma, lo Shorinjiryu Jūjutsu nasce dall’opinione di Meloni Giuseppe Sensei che vi è un generale e crescente allontanamento delle tecniche dalla loro reale applicazione per avvicinarsi sempre di più ad un modello estetico ma raramente pratico; inoltre per dare alle “vecchie tecniche” una nuova diffusione in un processo di avanzamento che non scenda a compromessi legati alla maggior parte delle nuove forme di Gendai budo (via marziale moderna) dove le competizioni hanno determinato un modo di praticare più vicino all’apparire che all’essere, dando troppa rilevanza alla vittoria in gara e non all’essenza delle tecniche stesse.

Il nome Shōrinjiryu (scuola del tempio di shaolin), non vuole assolutamente legare lo stile a quello insegnato in altre scuole che hanno lo stesso nome, ma è un chiaro richiamo alla predominanza, in questo nuovo stile, delle tecniche di Tui Te delle arti marziali d’Okinawa, tecniche di derivazione cinese fluite e in seguito modificate nell'isola più a sud del Giappone. Il metodo viene riconosciuto in Giappone nel 2005 dal Nippon Koden Fūshi Musōkai.

Il metodo prevede lo studio di tecniche di nage (lancio) tipiche del Jūjutsu classico come Seoinage, Ogoshi ecc. ma sono considerate più a livello di base e di costruzione, in quanto, dal terzo anno di pratica sì da la precedenza alle tecniche di nage proprie dell’Aikijutsu o AikiJūjutsu. Nello Shōrinjiryū Jūjutsu non è trascurata la pratica dei kata del taijutsu, sia in coppia sia in esecuzione a solo. Grande importanza è data all’apprendimento dell’uso corretto del Kyushojutsu (tecniche sui punti sensibili del corpo) con approfondito studio dell’atemijutsu (tecniche di percossa) e del Kudakijutsu (tecniche di frantumazione). Per i praticanti più avanzati è previsto lo studio delle armi come katana, wakizashi, tanto, jo, bo, yari, naginata, tegiribo, suntetsu (tecchu), jutte, kusari e kusarigama.

 
 

Ken Jutsu

Un’arte che nasce nell’epoca di Sengoku (periodo dei Regni Combattenti caratterizzato dalla mancanza di un forte governo, 1467-1568), da cui trae origine il Kendo moderno.

Un’arte caratterizzata dalla cultura del Bushido (“Via” del guerriero), derivante dalle tradizioni del Giappone antico, utilizzata per migliorare la natura umana attraverso lo Spirito, la storia e le usanze degli antichi guerrieri.

Oltre al Kenjutsu (spada giapponese) si studiano le altre armi tradizionali dei Bushi.

Tenshin Shōden Katori Shintō Ryu Embu a Cazzago S Martino

Gyaku Nuki no Tachi Tenshin Shōden Katory Shintō Ryu